Con condizioni climatiche sempre più difficili e provanti, disporre di un impianto di condizionamento dell’aria domestica è certamente una scelta consapevole ed efficace per trovare un migliore benessere all’interno delle mura domestiche.
La scelta del giusto impianto di condizionamento domestico consente infatti di regolare tempestivamente la temperatura interna della casa, assicurando il giusto comfort dei suoi occupanti e, inoltre, garantendo la conservazione del giusto livello di umidità e di purificazione dell’aria che si respira.
Ciò premesso, per comprendere quale impianto di condizionamento dell’aria comprare, è bene rammentare che in commercio ne esistono di diverse tipologie e che solamente una profonda conoscenza delle principali alternative che possono essere trovate sul mercato permetterà al proprietario dell’abitazione e ai suoi occupanti di godere delle migliori soddisfazioni derivanti dall’installazione dell’impianto stesso.
Nelle prossime righe cercheremo di esaminare in brevità quali sono le principali tipologie di impianto di condizionamento, guidando i nostri lettori all’effettuazione della scelta più consapevole.
Differenza tra impianto di condizionamento e impianto di climatizzazione
Il primo grande bivio terminologico che si pone è quello che vede da una parte l’impianto di condizionamento e dall’altra parte l’impianto di climatizzazione.
In termini sintetici possiamo ricordare che l’impianto di condizionamento serve solo a raffreddare l’aria, mentre non è in grado di fornire delle funzionalità autonome ulteriori, come il ricambio o il ricircolo dell’aria, né l’umidificazione o la deumidificazione dell’ambiente. Evidentemente, questo non significa che l’impianto di condizionamento sia sottovalutabile o non possa comunque influenzare diversi parametri qualitativi dell’aria: d’altronde, l’abbassamento stesso della temperatura è già di per sé una leva che può favorire la deumidificazione e, dunque, il raffrescamento dell’ambiente determinerà anche il calo dell’umidità ambientale.
Di contro, i climatizzatori consentono non solamente il condizionamento dell’aria, quanto anche il riciclo, il filtraggio, la purificazione dell’aria e la deumidificazione. Alcuni modelli sono anche in grado di riscaldare l’ambiente indoor. Dunque, la differenza principale rispetto agli impianti di condizionamento è che sono in grado di applicare le funzionalità aggiuntive in modo diretto e autonomo, indipendente rispetto al condizionamento dell’aria.
Le tipologie di impianti di condizionamento dell’aria
Una volta fatte salve queste dovute premesse, possiamo cercare di chiarire quali siano le principali tipologie di impianto di condizionamento oggi disponibili sul mercato. Distinguiamo:
– impianti di condizionamento a pompa di calore o convenzionali
– impianti di condizionamento canalizzati o portatili
– impianti di condizionamento ad acqua o aria
– impianti di condizionamento a pavimento o a parete.
Proviamo ad approfondire più nel dettaglio le loro caratteristiche.
Impianti di condizionamento fissi o portatili
Come intuibile, l’impianti di condizionamento fisso permette di gestire le condizioni climatiche di ogni ambiente attraverso un’installazione fissa. Per quanto concerne la struttura dell’impianto, per piccoli appartamenti, se ben posizionati, gli impianti non richiedono il montaggio di un’unità per ogni ambiente. In caso contrario potrebbe essere necessario strutturare un impianto più complesso, con diverse unità locali: spetterà al professionista suggerire non solo il posizionamento delle unità quanto anche la loro tipologia (a soffitto, a parete, a pavimento, ecc.).
La seconda tipologia, quella dei condizionatori portatili, è invece principalmente indicata per ambienti piccoli che sono facili da raffrescare. Le funzionalità sono le medesime di un impianto di condizionamento tradizionale, con la differenza che di norma sono molto meno potenti e più rumorosi dei primi. Di contro, è pur vero che i condizionatori portatili sono facili da spostare e sono comodi da posizionare dove si necessita, senza interventi strutturali alle pareti di casa.
Impianti di condizionamento dell’aria inverter o on-off
Una seconda divergenza nelle categorie di impianti di condizionamento dell’aria è quella con tecnologia inverter o on-off.
Cominciamo dalla seconda, quella più tradizionale e tipica dei primi impianti di condizionamento dell’aria. Il funzionamento alterna infatti periodi di attivazione a periodi di disattivazione della macchina, a seconda della temperatura che è presente all’interno dell’ambiente da condizionare. Di contro, la tecnologia inverter permette di regolare in continuazione e automaticamente la potenza e la velocità di funzionamento del climatizzatore, evitando continui spegnimenti e riaccensioni al raggiungimento delle temperature desiderate.
La tecnologia inverter, proprio perché non necessità di un sistema di accensione e spegnimento, è generalmente quella che può garantire il miglior risparmio energetico in casa, costituendo così una scelta più conveniente nel lungo termine, a fronte di un maggior investimento iniziale.
Impianti di condizionamento dell’aria mono-split o multi-split
Un bivio piuttosto importante nel momento in cui si sceglie un impianto di condizionamento dell’aria è quello tra impianti mono-split e impianti multi-split.
I condizionatori mono-split sono generalmente più semplici: ogni apparecchio interno è infatti collegato a un’unità esterna. Con questa peculiarità, tali impianti sono adatti soprattutto per condizionare l’aria in ambiti piccoli, come i monolocali o gli uffici.
Di contro, i condizionatori multi-split rappresentano un sistema di climatizzazione in cui sono presenti almeno due apparecchi interni, collegati però alla stessa unità esterna. Il sistema è sicuramente più costoso di quelli precedenti (a parità di altre condizioni), ma è anche più efficiente per le abitazioni più grandi e per i locali aziendali più estesi, considerato che non solamente riduce il fastidioso ingombro delle macchine esterne, ma può anche ridurre i costi.
Come scegliere l’impianto di condizionamento dell’aria
A questo punto, chiarite le classificazioni che sopra abbiamo avuto il piacere di riassumere, possiamo compiere un ulteriore passo in avanti e avvicinarsi al punto fondamentale di questo tema: la scelta dell’impianto di condizionamento migliore per il proprio appartamento.
Sono sei i criteri principali che potrebbero guidarti nella scelta:
1) La potenza. Il valore, espresso in BTU/h, deve essere proporzionale alla grandezza degli ambienti da condizionare. Una regola semplice è quella di moltiplicare i metri quadrati della stanza per un coefficiente fisso di 340. Insomma, non sempre un impianto più potente di un altro è quello migliore: meglio puntare sul giusto equilibrio anche al fine di non sovrastimare la potenza e, dunque, creare inefficienze sotto il profilo dei costi.
2) Il filtraggio dell’aria. L’impianto di condizionamento dell’aria deve essere sempre dotato di un buon sistema di filtraggio dell’aria al fine di migliorare la qualità della stessa all’interno degli ambienti più occupati.
3) La classe energetica. Come ben noto, la classe di efficienza energetica è uno degli indicatori più utili per valutare i consumi di un impianto e la sua resa. Per ambire a un impianto di condizionamento dell’aria che possa impattare poco in bolletta consigliamo di acquistare un prodotto che abbia almeno una classe A o A+ o, se possibile, la classe più efficiente in commercio, la A+++.
4) Il livello di rumorosità. Per il comfort proprio e per quello dei rapporti con il vicinato è bene tenere presente quale sia la rumorosità del condizionatore. Il livello deve essere chiaramente indicato nell’etichetta del dispositivo, espresso in misura di decibel (dB). Evidentemente, a parità di altre caratteristiche un impianto di condizionamento dell’aria con un valore di decibel inferiore, è da preferire.
5) Le funzionalità smart. I moderni impianti di condizionamento dell’aria possono proporre interessanti e innovative funzionalità. Possono per esempio connettersi al Wi-Fi e farsi gestire da apposite app sullo smartphone o da sistemi di domotica.
6) Il design. Sebbene possa apparentemente essere uno dei criteri meno importanti per la scelta di un buon impianto di condizionamento dell’aria, per tante persone il design di questo prodotto è un aspetto da considerare in modo fondamentale. È dunque essenziale che le macchine presentino un design di qualità che ben si integri e si adatti nell’ambiente in cui sono inserite.
Il prezzo di un impianto di condizionamento
Dai criteri di scelta di un impianto di condizionamento dell’aria abbiamo volutamente tenuto fuori l’aspetto economico, considerato che il prezzo costituisce una variabile piuttosto particolare, che tende a dipendere in maniera rigida da altri criteri.
Di norma a condizionare il costo di un impianto di condizionamento sono alcuni elementi come quelli sopra citati, ma non solo. Si pensi alla tecnologia dell’impianto, ai materiali utilizzati, alle funzionalità e alla tipologia del dispositivo, così come al numero di unità esterne.
Ricordiamo inoltre che al prezzo dell’impianto di condizionamento bisogna aggiungere anche i costi della manodopera, che variano a loro volta in relazione alla complessità del montaggio e alle eventuali opere murarie necessarie.
Per saperne di più non possiamo che consigliare tutti i lettori a contattare il nostro staff ai recapiti che possono essere trovati in ogni pagina di questo sito. L’occasione sarà utile non solamente per formulare un preventivo gratuito e senza impegno del tuo nuovo impianto di condizionamento dell’aria, quanto anche quello di illustrarti le detrazioni fiscali e le agevolazioni attualmente in vigore per rendere ancora più conveniente l’operazione di acquisto e installazione del tuo nuovo impianto.
Ricordiamo infatti che la Legge di Bilancio 2022 ha previsto una detrazione del 50% e un’IVA agevolata al 10% se l’intervento prevede la sostituzione del vecchio dispositivo e il montaggio di un impianto di nuova generazione a basso consumo. Per gli impianti di condizionamento ad alta efficienza è inoltre possibile usufruire di una detrazione del 65% se viene sostituito il vecchio impianto durante una ristruttura edilizia, o in caso di installazione di un condizionatore a pompa di calore per sostituire l’impianto di climatizzazione esistente.
Non solo: se l’intervento viene realizzato insieme a un lavoro trainante di riqualificazione energetica, con aumento di due classi di efficienza energetica dell’abitazione, è possibile beneficiare di una detrazione al 110%.