Raffrescamento estivo: quanti BTU servono per metro cubo?

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Prima di acquistare e installare un condizionatore nel proprio appartamento è fondamentale stimare quale sia la sua potenza di refrigerazione (espressa in BTU). Solamente in questo modo si potrà comprendere preventivamente se la “forza” del condizionatore sia o meno sufficiente per raffrescare correttamente il proprio immobile anche nei periodi più caldi dell’anno, come quelli estivi.

BTU: cosa significa?

Per giungere a calcolare correttamente quanti BTU servono per metro quadro si può iniziare con l’introdurre il significato di questo acronimo.

BTU, o British Termal Unit, rappresenta infatti l’unità di misura dell’energia che viene utilizzata per calcolare la potenza di un condizionatore. In modo più dettagliato, i BTU indicano il potere refrigerante del condizionatore rapportato ad ogni ora di suo funzionamento.

Generalmente la potenza espressa in BTU di un impianto di climatizzazione oscilla tra i 4.000 e i 24.000 BTU, con il numero inferiore che indica una minore forza condizionante, e il numero maggiore che indica – di contro – una maggiore potenza.

Come calcolare i BTU necessari per climatizzare una stanza

Come abbiamo già sottolineato, per climatizzare una stanza e sapere quanti sono i BTU necessari per il raffrescamento estivo, bisogna prima di tutto calcolare i metri cubi (e non i metri quadri).

Ad ogni modo, andiamo con ordine.

Per calcolare i BTU necessari per il raffrescamento estivo di una stanza si può utilizzare questa formula:

  • Potenza Media = K x L1 x L2 x H

dove L1 e L2 sono i lati della stanza in metri, e dove H è l’altezza espressa in metri. Il fattore K è invece costante, pari a 25.

Ne deriva che se siamo in una stanza di 20 metri quadri (4 x 5 metri), alta 2,8 metri, il calcolo da seguire è il seguente:

  • P = 25 x 4 x 5 x 2.8

Il risultato che si ottiene attraverso questa moltiplicazione è pari a 1400. Naturalmente, questi NON sono i BTU, ma sono solamente i Watt di potenza che dovremmo ricercare che la nostra macchina dovrà avere per condizionare adeguatamente gli spazi da climatizzare. Considerato poi che 1 watt equivale a 3,4 BTU, allora i BTU necessari per il condizionatore con cui intendiamo raffrescare adeguatamente il nostro ambiente dovranno essere 4.760 BTU.

Ora, si tenga in considerazione il fatto che questi calcoli sono approssimativi e che pertanto è opportuno compiere una stima un po’ più generosa nei confronti dei BTU effettivamente caratterizzanti il nostro impianto di condizionamento.

Assumiamo dunque come margine almeno un 25% in più di potenza per arrivare a una previsione ancora più attendibile dei BTU che dovrebbero contraddistinguere la nostra unità di condizionamento e, così facendo, arriviamo a un’approssimazione di circa 6.000 BTU.

Altri metodi per calcolare come climatizzare una stanza

Anche se il metodo che sopra abbiamo presentato non è certo quello più complicato per capire quanti BTU dovrebbe avere il tuo impianto di condizionamento, esistono dei conteggi alternativi ancora più semplici. Considerato che si tratta di stime maggiormente esemplificative, ribadiamo fin d’ora la necessità di prendersi dei margini ampi al fine di non sottostimare le effettive potenzialità del condizionatore.

Per esempio, un metodo alternativo a quello che abbiamo visto prima è quello di moltiplicare i metri quadrati della stanza da condizionare per un fattore K pari a 340.

Pertanto, in caso di stanza di 20 metri quadri, il calcolo da fare sarà 20 x 340, al fine di ottenere come risultato 6.800 euro. Possiamo eventualmente arrotondare tale stima con un altro 20% di margine per arrivare a un condizionatore con 8.000 BTU.

Un altro valido sistema per calcolare i BTU del nostro impianto di climatizzazione è quello della misura del volume. Si consideri circa 100 BTU per ogni metro cubo della stanza e, dunque, la possibilità di moltiplicare il volume per 100. Rifacendoci all’esempio con cui abbiamo aperto questo approfondimento, con un’altezza della stanza pari a 2,8 metri e un’ampiezza di 20 metri quadri, il calcolo sarà pari a 20 x 2,8 = 56 metri cubi.

A questo punto basterà moltiplicare 56 x 100 per ottenere i 5.600 BTU che il nostro impianto di condizionamento dovrebbe avere per garantire un raffrescamento estivo ideale. Anche in questo caso giova essere prudenti e aggiungere almeno un 20% di margine per evitare sottovalutazioni.

Cosa influenza la climatizzazione della casa

Come più volte abbiamo cercato di ispirare in questo approfondimento, purtroppo non è semplice comprendere con precisione quanti BTU dovrà avere il proprio impianto di condizionamento per poter raffrescare in modo efficiente e ottimizzato il proprio ambiente di riferimento.

Insomma, se si decide di non affidarsi a un professionista, preferendo invece il fai-da-te, è ovvio che il rischio di sottostime o sovrastime sia dietro l’angolo. Ma per quale motivo?

La risposta a tale interrogativo è piuttosto semplice: a influenzare il calcolo dei BTU del proprio impianto di condizionamento sono anche altri fattori che poco si relazionano con l’ampiezza e i volumi della stanza. Proviamo ad esaminarli brevemente, al fine di comprendere in che modo possono influenzare i conteggi che sopra abbiamo cercato di sintetizzare.

Occupanti

Intuibilmente, più persone occupano l’ambiente da climatizzare e più sarà la potenza richiesta dal condizionatore. La presenza di tante persone in un ambiente e il tempo trascorso in esso impatta pertanto negativamente sui calcoli. È proprio per questo motivo che di norma l’impianto di condizionamento in un ufficio sarà più potente di un impianto di condizionamento di una stanza d’appartamento, a parità di metri quadri e metri cubi.

Il maggior numero di impiegati nell’ufficio, unitariamente alle apparecchiature informatiche che saranno presenti, e il più ampio numero di ore trascorse dalle stesse persone nell’ambiente, tenderà a esigere un impianto di condizionamento più potente.

Esposizione

Un altro fattore che influenza la scelta di un impianto di condizionamento è legato all’esposizione degli ambienti alla luce diretta del sole. Per il riscaldamento, meno la stanza sarà esposta ai raggi solari e più elevata sarà la potenza della macchina. Di contro, più la stanza sarà esposta ai raggi solari (verso sud) e minore sarà la potenza della macchina.

Il discorso è evidentemente inverso in caso di raffrescamento degli ambienti, visto e considerato che minore è l’esposizione ai raggi solari e minore sarà il calore ricevuto dai raggi solari.

Aperture

La qualità, il numero di porte e finestre e la qualità degli infissi incidono sul valore dei BTU. Infissi di qualità e un minor numero di aperture influenza negativamente la dispersione termica e, dunque, richiederà un maggiore sforzo da parte degli impianti di condizionamento, con conseguente incremento del numero di BTU necessari per raffrescare correttamente l’ambiente che si occupa.

Isolamento termico

Sempre a proposito di determinanti che potrebbero impattare sul numero di BTU rispetto ai calcoli semplicistici che sopra abbiamo riassunto, non possiamo non citare l’isolamento termico: se l’immobile è ad esempio dotato di cappotto termico, allora sarà possibile risparmiare sul numero di BTU. Rinfrescare le unità immobiliari sarà infatti più facile, poiché si eviteranno dispersioni.

Carico termico

L’ultimo criterio di impatto sul calcolo dei BTU su cui vogliamo concentrarci è quello del carico termico aggiuntivo. In altri termini, tutti gli elettrodomestici che si trovano all’interno dell’abitazione e delle stanze da raffrescare in estate finiscono con il generare calore: si pensi al frigorifero, alla lavastoviglie, ai PC e così via. La presenza di questi prodotti finirà con l’aumentare la temperatura interna e richiedere così più potenza per rinfrescare i locali.

Come abbiamo in parte già sottolineato, è proprio per questo motivo che – a parità di altre condizioni – negli uffici gli impianti di condizionamento sono più potenti: in tali ambienti si trovano spesso delle apparecchiature informatiche che rimangono accese e funzionanti per buona parte del giorno, contribuendo ad aumentare la temperatura ambientale.

Quanti BTU per i metri quadri?

Per tutti i nostri lettori che desiderano disporre di stime ancora più puntuali su quanti BTU servono per i principali spazi dimensionali delle proprie stanze, di seguito riportiamo una semplice tabella di pratica consultazione.

Ricordiamo ancora una volta come si tratti di mere stime che non potranno che essere più o meno confortate dall’analisi specifica delle proprie abitudini di occupazione degli ambienti e delle caratteristiche dell’unità immobiliare, che consigliamo di effettuare sempre in compagnia di uno specialista.

AmpiezzaBTU
10 mq4000 BTU
20 mq6000 BTU
30 mq7000 BTU
40 mq9000 BTU
50 mq12000 BTU
60 mq15000 BTU
70 mq16000 BTU
80 mq18000 BTU
90 mq20000 BTU
100 mq24000 BTU

Invitiamo tutti i lettori che desiderassero saperne di più su come ponderare la potenza dell’impianto di condizionamento sulla base delle proprie effettive necessità di contattarci ai recapiti che possono trovarsi in qualsiasi pagina del nostro sito.

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LA REDAZIONE

Salve a tutti! Sono Oreste Piras, titolare di MP Impianti Tecnologici. Oggi MP Impianti è un'azienda molto apprezzata nel settore pubblico e privato, con un focus sulla consulenza energetica per l'esecuzione di lavori, la fornitura di materiali, la manutenzione e l'assistenza di impianti.
Ho iniziato a fare questo mestiere più di 20 anni fa, quando ho aperto la mia prima azienda. Da allora, mi sono dedicato a imparare tutto quello che potevo sulla produzione di energia: è stato un viaggio incredibile!